Da un lato, secondo me, questa apertura offre una chiara immediatezza per il target, rompendo un tabù spesso ignorato senza fronzoli: il dato anagrafico colpisce e, in un certo senso, normalizza la problematica in modo asciutto ma diretto. A mio parere, c’è una sana consapevolezza nel voler parlare all’uomo maturo senza paternalismi, anche se l’impostazione grafica forse risulta un po’ didascalica, quasi a livello da presentazione PowerPoint.

Nella sequenza successiva, l’uomo dai capelli grigi in boxer, posizionato in un contesto domestico ricco di dettagli reali – l’acquario, le piante, la libreria – mi sembra un intervento intelligente per umanizzare il messaggio. Ritengo che la scelta di insistere sulla quotidianità e la normalità possa far sentire meno soli i destinatari: il protagonista non è un attore palesemente costruito, ma un uomo qualsiasi. Credo sia una mossa che sottolinea la volontà di affrontare il disagio con naturalezza, anche grazie a quel claim: “Progettati per gli uomini. Davvero discreti”. L’uso del termine “discreti” è tutto fuorché banale in questo contesto: si rivolge a chi vive il tema con pudore, senza mai scivolare nel pietismo o nell’umorismo involontario, che spesso affligge le pubblicità di settore.

Dal mio personale punto di vista, il focus sul pacco di protezioni TENA Men posato sul tavolo tra una pianta e una fontanella, con il testo “MANTIENI IL CONTROLLO”, ha un non so che di ironico, quasi sottinteso. Il concept del “controllo” tratteggiato visivamente tra elementi acqua-cetriolo-bicchiere, suona come un accenno sottile al tema dell’incontinenza senza mai nominarlo brutalmente. Devo dire che apprezzo questa scelta: si parla agli uomini con una strizzatina d’occhio, mantenendo la dignità del discorso.

Sul piano creativo però, sono dell’avviso che qualche occasione per osare di più sia sfuggita. L’apparizione ripetuta del bicchiere e della caraffa di vetro con cetriolo suggerisce leggerezza, freschezza, persino una routine healthy, ma temo rischi di appiattirsi sugli standard visivi delle pubblicità di prodotti “salutistici” – volendo essere un po’ maliziosi, sembra quasi un invito all’idratazione… ma forse era proprio questa la sottile finezza che volevano offrire! In ogni caso, l’integrazione con la giornata Black Friday viene gestita senza toni sensazionalistici, fatto che giudico positivamente: non c’è quell’enfasi un po’ forzata tipica dei saldi, il che si adatta per me a una comunicazione pensata per uomini che apprezzano sobrietà ed eleganza.

Dal mio osservatorio, trovo che la coerenza della brand identity TENA sia solida: serietà, affidabilità e soprattutto assenza di macchiette. Nessun cliché e nessuna spettacolarizzazione dell’imbarazzo: viene fuori più un invito a viverla con serenità e pragmatismo, senza negarla, senza spettacolarizzarla.

Concludendo, penso che questo spot riesca ad essere raffinato là dove altri sarebbero stati invadenti, e tutto sommato evita di ricorrere a facili effetti. Se avessi avuto una bacchetta magica avrei forse tentato una sfumatura ancor più ironica o uno spunto narrativo più brillante, ma riconosco che, nel delicato campo dell'incontinenza maschile, la misura forse è tutto.

E tu che ne pensi? Secondo te la scelta stilistica di TENA è abbastanza coraggiosa da parlare agli uomini in modo autentico, oppure avresti voluto un pizzico in più di audacia nella narrazione? Mi piacerebbe molto aprire una discussione su come affrontare pubblicitariamente i temi di salute maschile senza cadere nei soliti stereotipi.