A mio avviso, la raffigurazione grafica del flusso di energia del sistema ibrido rappresenta uno dei punti di forza comunicativi: non si limita a mostrare l’auto, ma cerca di illustrare visivamente la tecnologia che la differenzia, coinvolgendo lo spettatore in un processo cognitivo che va oltre il consueto storytelling pubblicitario. A livello di target, ho l’impressione che il messaggio sia mirato a un pubblico urbano, attento sia all’impatto ambientale che all’aspetto estetico, ma anche – e qui sono piuttosto critico – a chi necessita di una giustificazione razionale per un acquisto che resta comunque emozionale.

Devo ammettere che, nella rappresentazione della Swift Hybrid in città, tra tram e palazzi storici, la pubblicità riesce ad associare in modo piuttosto riuscito l’idea di versatilità al dinamismo della vita metropolitana. Non posso non notare tuttavia un certo richiamo al cliché, quasi come se per essere “smart” bastasse muoversi su quattro ruote brillanti in mezzo all’architettura d’epoca… ma forse questa è una concessione necessaria al format televisivo.

Mi piace come la narrazione alterni scene movimentate a un finale domestico, quasi intimo: Carolina Kostner che esulta sul ghiaccio diventa una figura vincente anche accanto all’auto parcheggiata davanti a una casa moderna, il messaggio “My perfect partner” e la sua firma rafforzano un tono aspirazionale che, lo dico sinceramente, funziona piuttosto bene nel creare un’identificazione personale tra la testimonial e il potenziale acquirente. Mi sembra quasi che la Swift Hybrid venga investita di un’aura positiva, rassicurante e di complicità quotidiana.

Rispetto alla creatività e alle scelte visive, sono dell’idea che il ritmo del montaggio sia ben studiato e che ci sia una coerenza cromatica interessante, anche se a tratti risente di una certa patina pubblicitaria “pulita” che lascia poco spazio all’inatteso o alla sorpresa. Tuttavia, mi colpisce favorevolmente il tentativo di nobilitare la tecnologia e l’ibridizzazione attraverso metafore visuali e il parallelo costante con la perfezione atletica: trovo che questo aspetto dia dignità al messaggio.

Tirando le somme, sono convinto che lo spot svolga egregiamente il compito di posizionare la Suzuki Swift Hybrid come scelta intelligente, elegante e moderna; tuttavia, per chi – come me – apprezza le sorprese narrative o le virate ironiche, resta la sensazione che si sarebbe potuto osare di più nell’intrecciare storytelling e informazione, magari con una maggiore audacia creativa.

E tu, cosa ne pensi? Anche secondo te Suzuki riesce con questo spot a trasmettere un’immagine autenticamente “aspirazionale” o ti sembra che le scelte stilistiche restino ancora troppo nel solco della pubblicità “classica”? Discutiamone!