A mio avviso, la scelta di affidare il racconto a una bambina e a un uomo maturo – presumibilmente padre o nonno – introduce una dinamica intergenerazionale che rende il messaggio accessibile e immediato, senza però rinunciare a una nota di autenticità. Non posso fare a meno di notare come la narrazione eviti il tono paternalistico, regalando invece momenti quasi caricaturali e ironici, come quando la padella, in origine irrimediabilmente sporca, viene sbandierata con orgoglio e una certa espressione di trionfo. Trovo che in questo ci sia anche una lieve, voluta autoironia sulla mitologia pubblicitaria della “stoviglia che risplende più che nuova”.

Dal punto di vista della creatività, mi sembra che il gioco tra voce e immagini sia ben orchestrato: slogans incisivi (“Like a Bosch”, “la super combo per stoviglie pulite e brillanti”) sono integrati senza eccessiva invadenza. Il richiamo musicale e ritmico, “Brillano sempre senza sbatti, yeah!”, solletica quella parte di pubblico che cerca una comunicazione fresca, moderna, un filo spregiudicata. Tuttavia, ritengo che tali trovate si fermino spesso alla superficie e non osino mai davvero una svolta narrativa d’impatto o una soluzione visiva sorprendente, preferendo rimanere nel rassicurante alveo degli stilemi family-friendly.

Da osservatore attento dell’efficacia della comunicazione, noto che la coerenza della brand image è curata fino al dettaglio: logo Warner Bros. Discovery e Real Time, product placement perfetto, e una chiusura responsabile con l’avvertimento sulla sicurezza d’uso. L’accostamento tra tecnologia avanzata e performance del detergente è, a mio parere, un esempio di sinergia pubblicitaria tanto solida quanto prevedibile: funziona, ma non “spacca”, come si suol dire.

Per quanto riguarda la targettizzazione, sono convinto che lo spot colpisca nel segno chi interpreta la famiglia come spazio di alleanza tra generazioni, desiderosa di tecnologia semplice, efficace e quasi invisibile nel gesto quotidiano. L’impianto visivo e la scelta di rappresentare stoviglie colorate, abiti informali e sorrisi garbatamente ironici suggeriscono che si vuole coinvolgere chi apprezza il piccolo lusso della routine ben gestita. Personalmente, avrei preferito un guizzo più audace, magari una svolta creativa che introducesse davvero un twist indimenticabile.

In sintesi, penso che questo spot sia piacevole, ben confezionato, con qualche spunto ironico e una confezione visiva indubbiamente gradevole. Eppure vi leggo quella rassicurante prevedibilità tutta da mainstream, dove la “super combo” si traduce più in una promettente comodità che in una vera reinvenzione del linguaggio pubblicitario.

Su queste impressioni, sarei curioso di sapere la tua opinione: l’hai trovato efficace, o anche tu ti aspetti, ormai, qualcosa in più dai grandi classici della pubblicità domestica? Parliamone!