Mi sembra che la sequenza in cui la donna al centro della scena, vestita con gusto e circondata da amici in abiti eleganti, riassuma bene l’idea di un drink che non è solo gusto, ma anche esperienza di socialità. Questo impianto visivo, secondo me, sottolinea alla perfezione come Fernet Branca desideri posizionarsi come simbolo di convivialità e amicizia tra persone affini, senza però cedere alla facilità di rappresentare situazioni forzate o poco autentiche.

Apprezzo particolarmente l’utilizzo di accostamenti visivi come la mano che versa il liquore nei bicchieri trasparenti, mentre sullo sfondo si intravedono luci calde e figure sfocate: in questa scelta rilevo una volontà di suggerire un’esperienza sensoriale e di lasciare intendere che il vero protagonista del momento è il rituale stesso del bere. A mio giudizio, l’assenza di dialoghi superflui e la decisione di affidarsi a gesti, sorrisi e piccoli dettagli contribuisce a elevare il tono generale dello spot, differenziandolo da molte pubblicità che puntano tutto sulla verbosità.

Specialmente indovinato, a mio avviso, è l’inserimento del claim “AMARO È SOLO L’INIZIO”, che con una punta di ironia e intelligenza gioca sul doppio livello semantico del termine “amaro”, accennando sia al sapore iniziale che a una profondità di esperienza che solo Fernet Branca può offrire. Penso che questa trovata sia particolarmente efficace per intercettare un target che, come me, cerca nel prodotto qualcosa di autenticamente distintivo, ma anche una narrativa coinvolgente e mai scontata.

Le scelte dei costumi e degli ambienti, con predominanza di colori caldi e leggeri richiami retrò negli arredi, suggeriscono l’intenzione di trasmettere coerenza con la lunga tradizione del marchio, pur mantenendo il tutto perfettamente calato nei gusti contemporanei. Secondo la mia opinione, questa doppia anima di classicità e modernità rappresenta uno dei punti di forza più marcati della campagna.

Trovo però vagamente divertente (se non volutamente complice) che la bottiglia – protagonista silenziosa ma onnipresente – venga continuamente posta al centro della scena: quasi a ricordare, nemmeno troppo velatamente, che l’amicizia sarà pure importante ma… alla fine tutto ruota comunque attorno a Fernet Branca. Un pizzico di autoironia che, dal mio punto di vista, aumenta il valore simbolico della comunicazione invece di appiattirlo.

Nel complesso, ritengo che la coerenza della brand identity sia mantenuta con grande abilità: la scelta della location, la cura dei dettagli e l’apparente naturalezza delle interazioni rispecchiano la tradizione storica di Fernet Branca, senza cadere nel retrò fine a se stesso. La promessa che “amaro è solo l’inizio” – secondo la mia interpretazione – invita quasi lo spettatore a una complicità intellettuale, lasciando intendere che solo chi va oltre le apparenze può davvero apprezzare la vera essenza del prodotto.

In sintesi, sono dell’idea che questo spot parli a un pubblico consapevole, colto e amante della raffinatezza, capace di cogliere i livelli più sottili di una campagna costruita con materiali narrativi di qualità superiore, e il tutto condito con una leggera strizzata d’occhio dal retrogusto amarognolo.

E tu, pensi che la strategia comunicativa scelta da Fernet Branca riesca davvero a coinvolgere e distinguersi nel panorama pubblicitario attuale? Ti invito a condividere la tua opinione o ad avviare un confronto critico su questo spot: la discussione è più che aperta!